La pubblicità in tv è morta. Nessuno legge più i giornali, non vale la pena investire in annunci sulla carta stampata. Un’azienda che non ha un sito e dei canali social è destinata a fallire. Quante volte hai sentito queste frasi? Non farti ingannare: sono luoghi comuni.

I dati raccontano un’altra verità. Ci dicono ad esempio che il 54% degli adulti è più propenso ad acquistare un prodotto pubblicizzato su un giornale o su una rivista cartacea. Non a caso il 43% dei business negli USA investe in pubblicità sui giornali locali.

Altro mito da sfatare: la pubblicità in tv non è affatto morta. Secondo gli ultimi dati Nielsen in Italia solo nel primo semestre del 2016 i brand hanno investito ben 2,63 miliardi di euro in spot sul piccolo schermo. Segno che la tv è considerata un media ancora convincente, capace di raccontare il prodotto e raggiungere facilmente migliaia di consumatori.

È altrettanto vero che non bisogna trascurare i canali marketing digitali, primi tra tutti i social network. L’84% degli utenti Internet guarda video online. YouTube nel 2017 ha raggiunto gli 1,5 miliardi di utenti unici al mese.

Instagram ne conta oltre 700 milioni. Twitter connette 328 milioni di persone. Facebook, il re dei social network, ha appena celebrato i 2 miliardi di utenti. Non investire su questo canale significa trascurare un terzo della popolazione mondiale!

Lo sanno bene i brand americani, che nel 2016 hanno investito 72,5 miliardi di dollari in annunci Internet. A dominare il mercato secondo i dati dell’Interactive Advertising Bureau (IAB) sono proprio Facebook e Google, che hanno assorbito il 77% delle pubblicità online.

 

Online e offline, due binari che vanno nella stessa direzione

Come avrai notato, le pubblicità online e offline sono entrambe vive e vegete. Due realtà parallele che sempre più spesso si incontrano e si influenzano a vicenda.

Il processo di acquisto da tempo è uscito dagli schemi tradizionali. Pensa ad esempio a quanti provano un vestito in un negozio, per poi acquistarlo online a prezzo scontato.

O al potere delle recensioni online nella scelta di un hotel, di un ristorante e persino di un medico! Un’altra forma del buon vecchio passaparola, che è tutt’altro che morto.

Per questo è bene puntare sul marketing integrato, senza escludere a priori nessun canale. Evita però di investire in canali che non sono adatti alla tua attività.

Nel prossimo paragrafo ti spiegheremo come pianificare una campagna integrata.

Qualche consiglio per le tue campagne

Facciamo un esempio di campagna di marketing integrato.

Il tuo negozio si trova in centro. Vuoi promuovere i tuoi prodotti in offerta. Sicuramente li metterai in vetrina per attirare l’attenzione dei passanti.

Per portare nel tuo negozio anche persone di altri quartieri organizzerai una distribuzione di volantini in altre parti della città.

Questa strategia da sola può portarti già buoni risultati. Ma perché accontentarti? Porta la tua campagna a un livello superiore per attirare gli utenti digitali che non passano davanti alla tua vetrina e cestinano i volantini cartacei un secondo dopo averli ricevuti. Puoi ad esempio caricare il volantino con le tue migliori offerte su una delle tante app che funzionano da collettori di volantini, come Doveconviene.

O affiliarti a Groupon per attirare nel tuo negozio clienti che considerano il tuo negozio fuori dal loro budget (o troppo lontano) e non ci metterebbero mai piede senza un coupon.

 

Trasforma il tuo evento in un trend grazie ai social

Le idee per farti notare online non mancano. Hai una paninoteca? Organizza un evento su Facebook per promuovere il lancio di un nuovo panino. Invita gli utenti a scaricare il coupon per ottenere uno sconto sul nuovo menu o una bibita in omaggio.

I tuoi clienti in carne e ossa sono anche utenti virtuali! Posta le foto dell’evento su Facebook, coinvolgendoli in conversazioni digitali per attirare attenzione sul tuo brand e far diventare trend l’hashtag del tuo brand o di una tua iniziativa.

Didascalia: La catena di toasterie Capatoast invia le sue mascotte in giro per l’Italia e posta le foto degli avvistamenti su Facebook per coinvolgere la community.

I canali essenziali per il marketing integrato

Ricorda che non basta affidarti a iniziative isolate. Per il successo di un piano di marketing integrato è fondamentale investire con costanza su più canali:

  • la pubblicità sui media tradizionali (giornali, tv locali, volantini, cartelloni pubblicitari, eventi);
  • la pubblicità online, per intercettare gli utenti interessati ai tuoi prodotti (Google AdWords, Facebook, Instagram, YouTube);
  • un sito web aziendale, per presentare i tuoi servizi/prodotti, comunicare i tuoi valori, fornire i tuoi contatti, mostrare la tua competenza grazie a un blog;
  • uno o più account sui social network per gestire la tua reputazione online; promuovere campagne creative; ottenere recensioni positive; rispondere ai feedback negativi; avere un canale di comunicazione diretto con i tuoi clienti, ad esempio la chat.

Affidati a un esperto per valutare quali sono i canali più adatti a promuovere la tua attività. Non vorrai mica usare LinkedIn per promuovere il tuo ristorante, vero?

 

Strategie di marketing integrato: alcuni casi di successo

Sono tanti i brand che si sono fatti notare grazie al marketing integrato. Il marchio di abiti su misura Indochino ad esempio, per aumentare le vendite online ha offerto ai clienti il servizio Traveling Tailor. I clienti possono prenotare un appuntamento e farsi prendere le misure nello store più vicino, personalizzando l’abito e toccando con mano la qualità dei tessuti.

https://www.youtube.com/watch?v=0uus-RnLBis

Il barbiere americano Danburry Barber ha invece sfruttato il suo blog per far apprezzare l’originalità dei suoi tagli, pubblicando le foto dei suoi clienti. In poco tempo ha attirato l’attenzione dei media, finendo sui giornali locali.

 

È nato prima il sito o il negozio fisico?

Non sempre è l’offline a emergere grazie all’online. Esistono infatti casi in cui un’attività online di successo ha portato all’apertura di un negozio fisico.

È il caso ad esempio dello store italiano Sai cosa ti spalmi, un negozio di cosmetici ecobio nato da un forum di successo. Oggi l’attività ha sia un e-commerce che può contare sugli utenti fidelizzati del forum, che un negozio fisico.

Anche da Ecobaby, un e-commerce di pannolini lavabili, è nato un punto vendita fisico.

 

E per concludere un’ultima dritta: rispetta la tua identità su tutti i canali

È importante fare un’analisi preliminare delle abitudini dei tuoi clienti. Devi sapere quali social usano, di quale media si fidano di più, quale tv locale guardano.

Per ogni canale individuato dovrai usare il linguaggio adeguato. Un messaggio pubblicitario che funziona su una vetrina non è detto che abbia successo se usato come testo di un lancio promozionale su Facebook.

Ricorda però che adeguarsi al linguaggio di ogni canale non significa tradire la tua identità. Il tuo tono di voce deve essere coerente con i valori del tuo brand. Se hai scelto di essere formale in negozio perché ti rivolgi a una clientela raffinata, che non ama le pacche sulle spalle, mantieni lo stesso tono anche su Facebook, evitando di scadere in battute da osteria.

Se hai bisogno di una consulenza professionale, non esitare a contattarci!

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